Il concetto di screening visivo
Se state leggendo questa pagina molto probabilmente siete di fronte allo schermo di un computer. Da molto tempo siamo a conoscenza del fatto che l’uso protratto del videoterminale può scatenare tutta una serie di sintomi fastidiosi che derivano in buona parte da vizi refrattivi non corretti in modo adeguato (in modo particolare astigmatismo e presbiopia), da un difettoso allineamento funzionale dei due occhi (strabismi latenti) e dall’aumento dell’intervallo di tempo che intercorre tra un ammiccamento ed il successivo, lasciando così l’occhio asciutto.
I fattori ambientali (aria condizionata, luce al neon) fanno il resto.
E’ invece piuttosto recente l’ipotesi che un uso massiccio del videoterminale (oltre le 7 ore giornaliere) sembrerebbe costituire un fattore di rischio piuttosto importante per lo sviluppo della malattia glaucomatosa, ed andrebbe ad aggiungersi ad altri già noti: miopia, familiarità per il glaucoma, instabilità pressoria, invecchiamento e non per ultimo il fumo.
Si prevede per i prossimi anni un incremento molto importante di tutte le patologie legate ad un uso scorretto del computer.
L’occhio “pigro”
A volte si verifica una diminuzione dell’acuità visiva in un occhio che non presenta alcuna anomalia evidenziabile (ambliopia) e a causa del diverso sviluppo tra i due occhi, nella fase di formazione dell’apparato visivo, il bambino comincia ad utilizzarne uno solo.
Il mancato esercizio dell’occhio più debole accentua la differenza tra i due e può portare all’ipovisione di quello meno sviluppato.
Se l’ambliopia riguarda entrambi gli occhi è facile, per il genitore, accorgersene poiché il bambino mostra chiaramente di non vederci bene: non segue con lo sguardo, non tende le mani verso gli oggetti, non impara a camminare.
Se, invece, l’ambliopia interessa un solo occhio è più difficile rilevare il difetto, poiché il bambino mostra di vedere bene con entrambi gli occhi: impara anche a camminare, tutt’al più cade facilmente in quanto, senza la visione binoculare, non acquisisce la percezione della profondità.
Le cause che generalmente determinano l’ambliopia possono essere diverse, ma più frequentemente si tratta di un diverso difetto visivo tra i due occhi.
“L’occhio pigro” è molto diffuso tra i bambini e se viene correttamente affrontato può essere felicemente risolto nella quasi totalità dei casi.
L’importanza di un sintomo
L’apparato lacrimale fa parte, insieme con le palpebre e la congiuntiva, dell’apparato di protezione dell’occhio. Le lacrime si raccolgono all’angolo mediale dell’occhio, cioè dalla parte del naso, dove trovano la loro via di escrezione, dai puntini lacrimali sino al sacco (una specie di serbatoio protetto da una nicchia ossea), le quindi nel condotto naso-
La chiusura anche parziale di questo percorso provoca un sintomo ben definito, chiamato “epifora”, che comporta una lacrimazione continua e fastidiosa e che rappresenta un disturbo più frequente di quanto si creda. Il fastidio che questa patologia provoca è abbastanza importante e genera insofferenza e malessere soprattutto ai pazienti impegnati in attività lavorative di concentrazione.
Non esiste una fascia di età più colpita di altre, infatti il disturbo può apparire già nei primi mesi di vita di un neonato come in una persona anziana.
Talvolta si associa anche a infezioni dell’apparato lacrimale comportando una produzione di secrezione mucopurulenta dai condotti lacrimali. Tali infezioni possono essere potenzialmente pericolose nei pazienti che vanno sottoposti ad intervento sul bulbo oculare per la possibilità di provocare una penetrazione della flora microbica all’interno.