Buongiorno. Sono il dottore Natale Di Giacomo e mi trovo nella sala laser della sezione di chirurgia refrattiva della clinica Blue Eye di Milano.
Oggi parlerò dei difetti visivi che possiamo correggere con questa splendida attrezzatura; parliamo in particolare sia per quanto riguarda la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, che per quanto riguarda le varie combinazioni che si possono trovare.
Il soggetto viene valutato prima del trattamento con dei test specifici per valutare la dilatazione della pupilla con scarsa luce, lo spessore corneale ed escludere l’eventuale presenza di patologie corneali; si fa il calcolo reale dell’astigmatismo, dell’ipermetropia o della miopia attraverso una dilatazione con le goccine che dilatano la pupilla, al fine di iper o ipocorreggere il soggetto e poi viene sottoposto, qualche giorno dopo, al laser.
Qui possiamo eseguire due tecniche: la PRK, che è un trattamento di superficie del laser sulla cornea, della superficie corneale; e la LASIK e la femtolasik, che sono l’apertura di un lembo corneale, un successivo trattamento all’interno e il riposizionamento del lembo corneale. Il recupero è quasi immediato e nel giro di qualche giorno il paziente ritorna alla sua vita normale. Grazie.
La PRK è una tecnica correttiva all’avanguardia che si avvale dell’utilizzo del laser ad eccimeri per rimodellare la curva della cornea e correggere i difetti visivi.
Le aree di intervento della PRK sono essenzialmente:
- miopia
- presbiopia
- ipermetropia
- astigmatismo
La PRK richiede un’età minima per sottoporsi all’intervento ed è variabile a seconda dell’entità del difetto su cu i si deve intervenire.
Solitamente si decide di intervenire con la PRK su pazienti che presentano cornee anomale o sottili e per chi soffre di secchezza corneale.
Chi conduce uno stile di vita molto dinamico è il paziente ideale per la PRK rispetto alla Lasik in quanto la PRK non comporta il taglio di un lembo della cornea e non richiede particolari cure post operatorie.
PRK, l’intervento
Per sottoporsi all’intervento di PRK è necessario che il candidato:
- abbiamo tra i 18 e i 21 anni
- presenti una prescrizione oculistica valida nell’ultimo anno
- abbia cornee in salute
L’intervento di PRK è rapido del tutto indolore ed è caratterizzato da una ripresa post operatoria breve se non immediata.
Ma come funzione nello specifico l’intervento di PRK?
- Si instillano alcune gocce di collirio anestetico al fine di sanificare la regione oculare
- Viene rimosso lo strato più esterno e sottile della cornea
- Il laser ad eccimeri rimodella lo stroma e la sua forma al fine di corregge il difetto visivo
- Viene posizionata una lente a contatto protettiva sull’occhio
Il post intervento
L’epitelio ricresce e ricopre l’abrasione in circa 3 o 4 giorni nei quali l’occhio deve rimanere protetto dalla lente apposta dal medico nel corso dell’intervento. Subito dopo la regione oculare potrebbe apparire gonfia, sensazione che tende a dissiparsi nell’arco di 3 giorni.
Il ripristino totale della visione avviene in 2 o 3 giorni; talvolta la rigenerazione della cornea può presentare una sensazione di irritazione. Tale processo è indicativo del successo dell’operazione.
Oltre al senso di irritazione, il paziente può accusare la sensazione di un corpo estraneo o di fotofobia, tutti effetti che tendono a diminuire progressivamente.
E’ importante che nel primo mese successivo all’intervento si presti particolare cura affinché sostanze come shampoo, saponi o make up possano entrare a contatto con gli occhi. Mentre la lettura e la visione della tv sono applicabili già dal 5° giorno dopo l’operazione.